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SCONTRO IN METRO: APERTE LE SCATOLE NERE, TRA 90 GIORNI LA VERITA?

SCONTRO IN METRO: APERTE LE SCATOLE NERE, TRA 90 GIORNI LA VERITA?

Bisognerà aspettare ancora 90 giorni per conoscere le cause dell?incidente della metropolitana di Roma, avvenuto lo scorso 17 ottobre tra i due convogli che si sono scontrati nella stazione Vittorio Emanuele. Sono state aperte le scatole nere, i cronotachigrafi di bordo che registrano la velocità del convoglio, i tempi di frenata ed altri dati. Dal loro contenuto si potrà fare chiarezza sulle cause esatte dell?incidente che provocò centinaia di feriti e la morte di una giovane ricercatrice universitaria, Alessandra Lisi. Il contenuto delle scatole nere è stato riversato in un deposito della Metro Roma ad Anagnina, nel computer del consulente nominato dalla procura di Roma, il professor Giorgio Diana, docente di ingegneria dei Trasporti del Politecnico di Milano. Un altro atto irripetibile disposto dal pm Elisabetta Ceniccola, sarà il sopralluogo tecnico che sarà fatto dai consulenti a bordo dei treni. Nell?inchiesta aperta per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni gravissime, è Angelo Tomei, 32 anni di Anzio, macchinista del treno tamponante, l?unico ad essere indagato. Nel conferimento dell?incarico, avvenuto il 18 novembre scorso, la procura ha individuato 427 parti offese.