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Quattro pullman con dentro circa duecento dipendenti della Colgate Palmolive sono partiti lunedì mattina per manifestare sotto alla Regione Lazio contro la prossima chiusura del reparto Oral Care, prevista per febbraio. I vertici aziendali si sono rifiutati di prendere parte all?incontro con i rappresentanti sindacali e non hanno accennato al piano industriale dello stabilimento, come richiesto dai dipendenti.
Lo sciopero è andato avanti tutta la mattina, alcuni manifestanti sono rimasti davanti allo stabilimento di Padiglione, mentre gli altri sono andati in Regione, con cori e striscioni. ?22 gennaio 1944: sbarcano gli americani. 22 gennaio 2007, si reimbarcano?, oppure ?Anzio U.S.A. e getta? erano solo alcuni degli slogan di protesta contro una decisione che porterà al licenziamento di 80 persone nei prossimi mesi.
?Abbiamo chiuso con un 10% di più di produzione l?anno appena passato - commenta uno dei dipendenti - Come è possibile chiudere un?azienda in attivo??. ?Siamo rovinati - ha detto un altro - ci sono famiglie che hanno un mutuo da pagare e dei figli. Come faremo senza lavoro??.
Alla fine dell?incontro con gli assessori regionali, al quale hanno partecipato dieci rappresentanti sindacali, il sindaco Candido De Angelis e il consigliere provinciale Aurelio Lo Fazio, è stato trovato un accordo tra Regione, Provincia e Comune: si chiederà l?intervento del presidente del Consiglio Romano Prodi. L?unica soluzione al momento è quella di spostare il tavolo di confronto dal livello locale a quello governativo. Giovedì prossimo intanto si svolgerà un consiglio comunale ad Anzio sul caso Palmolive, alle ore 16,30.

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