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NATALE ALL'INSEGNA DEL CONSUMO ATTENTO E DELLA QUALITA'. GLI AUGURI AI NOSTRI LETTORI

NATALE ALL'INSEGNA DEL CONSUMO ATTENTO E DELLA QUALITA'. GLI AUGURI AI NOSTRI LETTORI

Un Natale diverso quello vissuto dagli italiani. Pare infatti sia il più povero, quello segnato dalla sfiducia e dalla crisi, così come l'ultimo che risale a circa 30 anni fa. Per questo le stime del cenone della Coldiretti hanno catalogato le spese degli italiani che quest'anno non hanno avuto alcuna intenzione di fare spese folli per il cenone: in tavola meno prodotti di moda molto cari come lo champagne, il caviale e le ostriche, preferiti i prodotti a basso costo, il Made in Italy ed il "Km 0".
La Coldiretti parla di un italiano su tre (il 73%) che per questo Natale 2011 acquista prodotti Made in Italy, mentre il 33% si dice disposto a ragalare prodotti alimentari locali a chilometro zero. Il 28% invece è orientato sui i prodotti a marchio bio. Secondo le stime di Confsercenti le tavole degli Italiani in occasione dei tradizionali cenone e pranzo di Natale sono state più povere del 19%, per una spesa di 2,3 miliardi.
Insomma meno prodotti ma i pochi sono tutti di qualità. Secondo Confesercenti con la crisi si fa strada uno stile di vita diverso, che fa a meno degli eccessi e degli sprechi, molto più attento alla qualità dei prodotti alimentari.
Molti hanno però scelto di fuorviare spese ed offerte dei supermercati per preferire i ristoranti dove festeggiare il pranzo di Natale, ritrovare tranquillità, buon gusto e spesso convenienza, quasi alla pari di una spesa attenta col vantaggio però di non sporcare casa e di non rilavare i piatti dopo.
Stessa tendenza per il cenone dell'ultimo dell'anno dove secondo le stime la maggioranza degli italiani si sposterà nei locali dove festeggiare, ballare, divertirsi e soprattutto gustare un menu di qualità.
In sintonia con queste tendenze, sono aumentati gli italiani - circa dieci milioni - che quest'anno preferiscono fare compere nei tradizionali mercatini natalizi per l'acquisto dei i regali. Molto gettonate anche le botteghe artigianali e le imprese agricole locali che garantiscono prodotti di qualità e una maggiore originalità.
La crisi rischia infatti di confondere gli italiani sul reale stato di prodotti o menu che spesso, offerti sottocosto, lasciano a desiderare sulla qualità. Un Natale quindi all'insegna del consumo responsabile, preferendo prodotti di qualità - non sottocosto (che evidenziano il sospetto di una pessima qualità) ma dal prezzo giusto - per un brindisi tutto italiano, ovviamente a base di spumante.