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PRESENTATA LA 29a EDIZIONE DELLA MOSTRA AGRICOLA CAMPOVERDE ALL'HOTEL ENEA DI APRILIA

IL PICCOLO FLAVIO HA BISOGNO DI AIUTO: DOMENICA BANCHETTO IN PIAZZA BATTISTI A NETTUNO

PRESENTATO IL NUOVO CALENDARIO 2014 DEL FOTOGRAFO NETTUNESE RANIERO

L?Udc di Nettuno si sgancia dalla maggioranza per avviare ?una profonda riflessione sul futuro dei rapporti con il sindaco e le altre forze politiche di maggioranza?. A due mesi dall?accordo sottoscritto con Pd, Api e Idv, l?Unione di Centro invia una lettera al sindaco Alessio Chiavetta e ai capigruppo dei partiti di maggioranza nella quale precisa che in consiglio comunale ?si considera libera ? si legge - di approvare o meno di volta in volta le proposte e gli atti di Giunta e di consiglio comunale?. La decisione di prendere le distanze dalla maggioranza è scaturita dalla mancanza di collegialità e pari dignità tra le forze politiche. ?Mai, neanche una volta ? si legge ancora ? siamo stati messi a conoscenza del merito delle decisioni della Giunta e di consiglio comunale, non siamo rappresentati nelle commissioni consiliari, non ci è stato consentito di far recepire proposte, né suggerimenti, né indicazioni di alcun genere: dobbiamo desumere che l?Udc, nonostante gli elevati giudizi riservatici all?inizio, nei fatti viene considerato solo forza politica di secondo livello?. Come se non bastassero i problemi legati al rapporto con l?Udc, negli ultimi giorni la maggioranza di centrosinistra ha perso un altro ?pezzo?: si tratta del consigliere Roberto Sannini ha restituito la tessera del Pd, è uscito dalla maggioranza e si è dichiarato indipendente. Una decisione che ha comunicato al sindaco Chiavetta, al presidente del consiglio comunale Burrini e ai capigruppo di maggioranza. Sannini spiega che la decisione ?scaturisce dal disagio all?interno del gruppo consiliare del Pd, dovuto a una mancanza totale di condivisone e di partecipazione a quelle che dovrebbero essere le attività politiche ed amministrative di un gruppo consiliare. Le Commissioni consiliari vengono convocare solo nel caso in cui serva il parere per un atto da deliberare poi in consiglio, ma di fatto non dà alcun indirizzo e il tutto viene deciso in altre stanze e questo vale per tutte e tre le commissioni di cui sono membro?. Il consigliere scrive di aver più volte esternato questo suo disagio al capogruppo del Pd ?ma il risultato ? precisa ? è stato sempre quello dei buoni propositi e di minimizzare?. In conclusione spiega che valuterà di volta in volta gli atti del consiglio ?per onorare al meglio ? precisa - il mandato che i cittadini mi hanno con onore affidato?. Due mesi fa la maggioranza aveva perso i consiglieri comunali Piero Tirocchi e Simone Massari che avevano lasciato il Pd per aderire all?Mpa.

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