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Si chiamava Modestino Pellino e aveva 44 anni l?uomo assassinato oggi pomeriggio in piazza Garibaldi a Nettuno. Originario di Afragola in provincia di Napoli, era un ex luogotenente del potente clan camorristico Moccia. Da alcuni mesi viveva a Nettuno, in un appartamento di via IV Novembre, a poche decine di metri dal luogo dell?agguato con la moglie e i figli adolescenti ed era sorvegliato speciale; doveva rientrare la sera alle 21 e non poteva uscire prima della 7 del mattino. Il killer gli ha sparato a bruciapelo cinque colpi di pistola, uno al fianco sinistro e gli altri alle spalle, davanti a decine di persone. Non ha avuto. E? stato un vero e proprio agguato. L?uomo era fermo sulla piazza, aveva l?ombrello aperto perché da pochi minuti aveva iniziato a piovere. Pochi minuti dopo le 17,30 è stato avvicinato da un uomo sui trent?anni, completamente vestito di nero, che gli ha esploso contro almeno cinque colpi di pistola calibro 9 che lo hanno fulminato. Pellino era di spalle ed è stato colto di sorpresa. Non ha avuto scampo. E? morto quasi subito. Dopo aver compiuto l?omicidio, il killer è tornato sui suoi passi fuggendo lungo via Bainsizza dove lo attendeva un complice su un motorino. ?Aveva un cappello con visiera, pantaloncini corti e maglietta tutti di colore nero?, racconta un ragazzo. ?L?ho incrociato su via Bainsizza - aggiunge una donna - e procedeva a passo spedito; mi ha colpito il fatto che avesse la pistola poggiata sul petto?. Sul luogo dell?omicidio sono intervenuti gli uomini del Commissariato di polizia di Anzio che hanno setacciato la zona intorno per cercare di individuare il killer. Gli agenti della Scientifica coordinati dal dirigente Fabrizio Mancini hanno accertato che i colpi di pistola sparati con una pistola calibro 9 sono stati sette in tutto: cinque hanno raggiunto Pellino, uno si è conficcato nel faro di una Punto parcheggiata, mentre il settimo ha raggiunto il muro di un?abitazione al civico 43 di via XXIV Maggio. Da alcuni mesi la vittima viveva a Nettuno con la moglie e i due figli adolescenti in un appartamento di via IV Novembre a poca distanza dal luogo dell?agguato; la donna è stata portata in Commissariato dove è stata ascoltata. ?Ha raccontato che il marito era uscito per fare una passeggiata - spiegano dal Commissariato - ma non ha saputo dire se avesse appuntamento con qualcuno?. Le indagini puntano anche a ricostruire la rete di amicizie e frequentazioni che aveva a Nettuno, ma sembra evidente, per come è stata la dinamica, che si sia trattato di un agguato. Modestino Pellino era sorvegliato speciale, doveva rincasare la sera alle 21 e non uscire prima della sette del mattino. Già luogotenente del clan Moggia attivo nella zona di Afragola dove gestiva numerose attività illecite tra cui estorsioni, droga e armi, Pellino era stato arrestato nel 2010 dai carabinieri del nucleo investigativo di Castello di Cisterna. Era un esponente di spicco della malavita campana tanto da essere delegato dai vertici del clan Moccia a gestire direttamente l?aspetto ?operativo? delle attività criminali. Tanto importante da essere ritenuto uno dei più pericolosi componenti del ?gruppo di fuoco? del clan. Durante il suo periodo di latitanza era stato proposto per l?inserimento tra i cento ricercati più pericolosi a livello nazionale.

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