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I pescatori diventano sentinelle del mare. Da un incontro in Regione Lazio è stato stabilito che non verranno più effettuati interventi sulla fascia costiera senza prima consultare le associazioni di categoria, L?incontro era stato richiesto a gran voce dopo la notizia dell?ennesimo prelievo dalle coste di Anzio di circa 2 milioni di metri cubi di sabbia destinati al rinascimento del litorale di Minturno.
Una scelta che forse non tiene conto della difficile situazione in cui già si trova il litorale anziate, dove l?erosione avanza di giorno in giorno e dove quattro stabilimenti balneari rischiano di perdere la stagione. Portavoce della protesta si era fatto Roberto Palomba, presidente della cooperativa Fanciulla. I pescatori hanno ottenuto che venga istituito un tavolo tecnico per la gestione della fascia costiera che li coinvolgerà in prima persona, dando un parere sull?impatto ambientale di ogni intervento previsto sulle coste laziali.
I tecnici preposti alla valutazione dell?impatto ambientale saliranno a bordo dei pescherecci per vedere da vicino i possibili danni che un?operazione di prelievo di sabbia potrebbe causare agli attrezzi da pesca, oltre che alla pesca e alla flora marina.
Verrà inoltre istituito un fondo di rotazione per tamponare le emergenze del mondo della pesca. Negli ultimi anni la flotta anziate, composta da trenta imbarcazioni a strascico e cinquanta di piccola pesca, ha visto depredare i suoi fondali di circa 5 milioni di metri cubi di sabbia.

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